Il piccolo lago, incastonato in un cratere vulcanico, era definito dai romani Specchio di Diana per la presenza, sulla sponda settentrionale, di uno dei santuari federali della Lega Latina dedicato alla dea. Articolato su tre terrazzamenti, il tempio vero e proprio occupava il ripiano intermedio e fu frequentato fino al IV secolo d.C.
Nel corso del suo principato (37-41 d.C.), l’imperatore Caligola ordinò la costruzione di due navi “palazzo” dalle quali, probabilmente, assisteva dal lago alle celebrazioni in onore di Diana. Dopo la sua morte, le imbarcazioni furono abbandonate e affondarono. Avvistate sul fondo del lago già alla metà del 1400, dopo diversi tentativi furono recuperate nel secolo scorso, con un’operazione che combinò ingegneria idraulica e archeologia, ancora oggi ineguagliabile. Le due navi furono ospitate nel Museo appositamente progettato da Vittorio Ballio Morpurgo, fino alla notte del 31 maggio del 1944, quando furono distrutte da un incendio, le cui cause sono tutt’altro che chiare.
La nostra socia e archeologa, Silvia Aglietti, ci ha fatto scoprire questa storia così affascinante delle Navi di Nemi, dalla scoperta all’impresa del loro recupero! A seguire ci ha guidato verso il Santuario di Diana, un’area archeologica immersa nel bosco, teatro di un rito cruento e ricorrente...una vera avventura!!
E per concludere la nostra serata ci siamo ritrovati in compagnia a sorseggiare qualche bicchiere di vino con vista Lago, una più che piacevole cena sociale presso il ristorante-pizzeria “Da Palozzetto” a Genzano, tra chiacchere e risate per salutarci prima delle vacanze estive!